Nessuno Spreco

22 Aprile 2022 Off Di Laura Contoz
Squiseat il team
Squiseat Il team al completo

Un’ iniziativa diventata business per arginare lo spreco alimentare, i founder sono Alberto Drusiani e Luca Morosini, Gabriele Calarota e Ossama Gana, ognuno con il suo ruolo, con la comune idea, di far diminuire le tonnellate di cibo che resta invenduto e quindi buttato via e cosi è nata Squiseat.

Parlando con Alberto mi è stato subito chiaro, che sono mossi dalla voglia di aiutare, di spronare, un cambiamento ormai necessario e non rimandabile ulteriormente.Lo spreco alimentare è un danno per le risorse alimentari perdute e un danno economico decisamente importante.

Sovente non facciamo caso, all’avanzo al ristorante, e in Italia, non si porta a casa, neanche per gli animali, come invece avviene in altri paesi, non c’è recupero. Nelle abitazioni private non è diverso, il report di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability, ci dà un dato sul cibo gettato nella pattumiera di casa nel 2021, in Italia, è costato qualcosa come 7.37 miliardi di euro, vuol dire spreco di risorse alimentari, di luce e gas, di ore lavorative di chi lo prepara e molto altro.Pensate, per un secondo, all’impatto sul pianeta, prima per la preparazione e poi per i rifiuto che viene generato. È decisamente troppo!

Per tutto questo nasce Squiseat, per cercare di arginare lo spreco alimentare che corrisponde a circa 1/3 delle risorse alimentari prodotte in tutto il mondo, l’equivalente di 1,3 MILIARDI di tonnellate.

C’è un esempio che mi ha fatto pensare, perché sembra assurdo e cito

Sarebbe come comprare una bella torta al cioccolato, dividerla in tre parti e buttarne una parte direttamente nel cestino, senza neanche assaggiarla.

Ma chi lo farebbe?? Eppure succede tutti i giorni

Credo molto in questo tipo di progetto e per questo ho voluto raccontarlo, con la speranza che utenti e ristoratori, né restino impressionati quanto me e decidano di partecipare attivamente.

Come funziona Squiseat?

I ristoratori mettono a disposizione del pubblico dei piatti pronti,a metà prezzo, l’utente li ordina attraverso la app e può ritirare l’acquisto direttamente nel negozio.

L’ azienda verserà al ristoratore il prezzo dei piatti messi a disposizione,al netto di una piccola percentuale, ovvio, sarà Squiseat a pensare alla pubblicità e a far conoscere questo sistema di acquisto e così ci guadagnano tutti: Squiseat avrà un suo utile e così raggiungerà l’obiettivo che si era prefissato, ossia stimolare un cambiamento, l’utente mangerà un piatto strepitoso a metà prezzo, con il vantaggio di ordinarlo e ritirarlo nel momento che le è più consono, quando fa l’ordine decide in base ai propri impegni e il ristoratore rientra dei costi delle risorse utilizzate per la preparazione, senza vincoli sulla quantità oppure sulla disponibilità quotidiana di piatti pronti e tutti insieme partecipano ad un vero cambiamento, evitare lo spreco alimentare, almeno in parte.


Qualche numero:
Oltre 80 attività affiliate (solo a Bologna)
Oltre 1.000 clienti attivi
Oltre 10.000 porzioni salvate e rivendute
Oltre 4.000 ordini effettuati (con una media di 500 ordini al mese)
Oltre €30.000,00 di materie prime recuperate

Squiseat al TG, gli articoli di giornale e il progetto si concretizza prima in un gruppo WhatsApp e poi su Telegram, fino al lancio dell’app anti spreco di loro proprietà, che ad oggi conta una media di 10.000 download, con l’obiettivo di espandersi nelle principali città italiane entro il 2023, trasparente al 100%, infatti è tutto scritto nel sito, nero su bianco, percentuali incluse. Adesso conoscete quanto me questa stupenda realtà, quindi vi chiedo, se pensate anche voi che questo business sia un progetto intelligente, visto che è totalmente replicabile, se conoscete ristoratori che potrebbero essere interessati mandateli sul sito www.squiseat.it, e se volete un servizio del genere, nella vostra città, potete contattare squiseat e via!