Inquinamento indoor

Inquinamento indoor

17 Giugno 2023 Off Di Laura Contoz

Oggi voglio parlarvi di un ecosistema molto vicino a tutti noi: la nostra casa.

L’esposizione agli inquinanti atmosferici degli spazi chiusi (indoor)

L’inquinamento indoor ci riguarda da vicino, per noi e per le nostre famiglie. Passiamo fra le mura domestiche, sempre più tempo, per ovvi motivi, in questi mesi ancora più di altri periodi e ci vorrà tempo per tornare alla normalità, quindi è importante, vivere in un ambiente sano e adottare semplici comportamenti da far diventare abitudini, perché utili alla nostra salute.

Gli ambienti indoor sono gli ambienti di vita, mi spiego meglio, l’abitazione, gli uffici luoghi di svago, i mezzi pubblici, le strutture comunitarie come ospedali scuole e caserme alberghi, banche, eccetera, tutti quegli ambienti che frequentiamo normalmente e dove la circolazione dell’aria è prevalentemente interna.

Da una ricerca condotta su Milano si rileva che la popolazione trascorre in media il 59% del tempo a casa il 35% del tempo in ufficio e il 6% nel tragitto tra casa e ufficio, questi sono tutti ambienti indoor.

In Italia abbiamo il Testo Unico delle leggi sanitarie che ci tutela e identifica i criteri minimi che una abitazione deve avere per essere considerata una abitazione sana.

Capite perché è importante essere informati su questo tipo di inquinamento atmosferico ?

Gli inquinanti indoor sono numerosi e possono avere origini diverse, la loro concentrazione può variare nel tempo, e dipende dalla natura della sorgente, dalla ventilazione, dalle abitudini e all’attività svolta dagli occupanti, degli ambienti interessati.

La composizione dell’aria è spesso caratterizzata da una miscela di composti, molto variabile, rispetto all’aria atmosferica esterna. Il rischio, più che per le alte concentrazioni di inquinanti, in generale bassa, è legato ai tempi di esposizione, ossia la concentrazione integrata nel tempo; Visto i tempi che passiamo negli spazi chiusi, diventa fondamentale mettere in atto delle azioni in difesa.

Tra le fonti più comuni il fumo di tabacco, i processi di combustione (cucine e forni a gas più dell’elettrico) e i prodotti per la pulizia, la manutenzione delle case, gli antiparassitari, l’uso di colle, adesivi, solventi, l’utilizzo di strumenti di lavoro tipo: stampanti, plotter, fotocopiatrici prodotti per l’ hobbistica, bisogna tener conto anche del materiale utilizzato per la costruzione, per l’isolamento ad esempio ma anche moquette e rivestimenti ossia i materiali utilizzati per l’arredamento.

Agenzia Europea per l’Ambiente

I sistemi di condizionamento dell’aria possono inoltre diventare terreno fertile per muffe e altri contaminanti biologici e diffondere tali agenti in tutto l’edificio.

Come possiamo combattere l’inquinamento indoor?

  • Cambiare l’aria in casa, areare gli ambienti almeno due volte al giorno, scegliendo orari evitando i momenti di maggiore traffico. Aprire sempre la finestra dopo aver cucinato, anche in assenza di odori, sovente le sostanze inquinanti sono inodore.I bambini non dovrebbero respirare i fumi della cucina.
  • Non fumare in casa, credo che non serva dilungarsi su questo punto, le sostanze cancerogene presenti nel fumo sono tante e sono dannose.
  • Leggere le etichette delle sostanze che acquistiamo, imparando a decifrare le icone utilizzate è possibile evitare di acquistare determinate sostanze.
  • Pulizia di casa, è opportuno preferire prodotti naturali: sapone di Marsiglia, aceto, bicarbonato, acido citrico sono soluzioni naturali, efficaci ed economiche per un’accurata detersione degli ambienti e della persona.
  • Spolverare frequentemente, la polvere è il veicolo per eccellenza, degli allergeni. Evitare l’accumulo di libri e riviste, così come tendaggi pesanti, spolverare frequentemente e passare regolarmente l’aspirapolvere, soprattutto in camera da letto.
  • Controllare l’umidità, nelle abitazioni l’umidità non dovrebbe mai superare il 40\50%,per evitare il proliferare di muffe funghi acari e quant’altro.
  • Manutenzione impianti, monitorare gli impianti, se ci sono perdite, cambiare regolarmente le guarnizioni soggette a usura, per esempio, il tubo delle bombole del gas è soggetto a scadenza, ecc.
  • Piante, cercare di avere nell’appartamento piante che oltre a ossigenare l’aria, ripuliscono l’aria dalle sostanze nocive, come, ad esempio, il ficus, l’aloe o l’edera, indubbiamente ce ne sono tante altre, oltre a queste, prova a passare in un vivaio e chiedi quali sono le più adatte.
  • Avere la possibilità di vivere nel verde, aiuta, se intorno a casa c’è abbastanza ossigeno, aria pulita,,, cambiare aria sarà più salutare che in città in mezzo al traffico, ovviamente è una scelta del tutto personale, io ho scelto di vivere a 1500 m di altezza, letteralmente in mezzo al nulla, ha i suoi pro e i suoi contro, che sono pochi ma di sicuro l’aria è sana. Ci si può circondare di verde senza scelte estreme come la mia.